Venerdì 31 luglio ho effettuato una visita presso la base aeronautica di Sigonella, ho chiesto esplicitamente di poter partecipare ad una missione operativa evitando le solite visite istituzionali di cortesia fatte solo di strette di mano e foto. Nella mia piccola esperienza di appena 2 anni e mezzo in Parlamento, ho basato il mio lavoro sulla conoscenza diretta del comparto Difesa per avere contezza della vita lavorativa delle nostre donne e dei nostri uomini che svolgono un lavoro il cui ingrediente principale è la passione e che, con il loro cuore, fanno la grande differenza in un periodo storico in cui la ristrettezza economica non ne facilita di certo la “missione”.
Tali esperienze dirette, mi permettono di produrre quanto di meglio sia possibile per risolvere le criticità evidenziate, nell’intento di dare tutti gli strumenti necessari per il lavoro e il benessere del personale, con la grande responsabilità che sento pesare sulle mie spalle.
Tengo sempre impresso nella mente il mio piede che sale sul primo gradino della scaletta del Breguet Br 1150 Atlantic e la consapevolezza e la certezza della professionalità del personale della manutenzione e dell’assistenza a terra che insieme all’equipaggio di bordo mettono in moto un complesso e preciso meccanismo che dal di fuori appare semplice e naturale, ma che dietro nasconde un magistrale lavoro di sincrono!
L’impegno e la passione che mettono questi uomini nel tenere in perfetto stato di volo un mezzo con oltre quarant’anni di servizio è encomiabile.
L’abnegazione totale e lo spirito di sacrificio che l’equipaggio con il quale ho passato quelle ore in volo è qualcosa che difficilmente si può trasmettere all’esterno, per questo mi sento orgoglioso e onorato di aver potuto vivere a stretto contatto con loro durante una missione di pattugliamento “reale”.
Una missione di routine per intercettare eventuali barconi provenienti dalle sponde sud del Mediterraneo che permette di poter inviare in tempi rapidi i mezzi navali per il recupero di decine di profughi.
Un’attività che i nostri militari sentono come “missione di vita”, proprio perché il loro lavoro è precursore a salvare la “vita” di tutti coloro che affrontano la morte attraversando i nostri mari.
Il mio è un sincero ringraziamento a tutti Voi che rendete migliore la nostra Italia!
Con immenso orgoglio.
Dep. Gianluca Rizzo
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