Ecco cosa emerge dall’audizione odierna con i rappresentanti dell’Esercito Italiano per rispondere alla nostra richiesta di intervento a difesa del territorio siciliano.
Nonostante la Sicilia sia costantemente in emergenza a causa del dissesto idrogeologico e nonostante i nostri militari vengano utilizzati per sostituire la Pubblica Sicurezza, per partecipare a missioni internazionali, per realizzare ponti in paesi del terzo mondo l’Esercito Italiano si è dichiarato inadatto a svolgere attività di controllo preventivo del territorio isolano;
cosa ben più grave, alla mia domanda “cosa c’era scritto nel verbale del Genio Militare del 14 Luglio redatto a seguito della vostra visita presso l’area del ponte Himera?” che, ricordo, in quel periodo era stata oggetto di una nostra proposta per realizzare una bretella stradale che proprio riferiva alla capacità dei militari: NESSUNA RISPOSTA CI E’ STATA FORNITA!
Perché non vogliono fornirci questo chiarimento? Cosa è stato scritto?
Forse la prova che i militari si erano resi disponibili a realizzare la bretella autostradale in 50 giorni anziché in 6 mesi come poi avvenuto?
Forse la prova che con meno di 2 milioni di euro si sarebbe potuto riaprire la viabilità in quel tratto di strada che invece ne sta costando oltre 9 di milioni?
Forse il fatto che gli interessi economici gestibili tramite il commissariamento voluto dal Ministero dei trasporti sono più forti di quelli di tutti i siciliani che devono arrangiarsi e subire l’ennesima beffa da parte di uno Stato assente?
Di uno Stato che dovrebbe proteggere i suoi cittadini e che invece antepone gli interessi milionari di qualche lobbista agli interessi della collettività?
Loro non mollano…io neppure! Gli conviene?
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