Risoluzione Abolizione limiti di età: il voto contrario del PD congela le speranze di tanti giovani

Risoluzione Abolizione limiti di età: il voto contrario del PD congela le speranze di tanti giovani

ABOLIZIONE DEI LIMITI DI ETA’:

Ringrazio i presidenti delle commissioni I e IV per la possibilità che stamattina mi hanno dato la possibilità di discutere e far votare la risoluzione sull’abolizione dei limiti di età per partecipare ai concorsi pubblici delle FF.AA.

Un’opportunità da cogliere per una intera generazione che ha riposto fiducia nello Stato, in grado di poter rendere il paese più equo e meno legato a stereotipi diventati ormai anacronistici.

Con questa risoluzione, che è stata votata CONTRO DALLA MAGGIORANZA PD, l’Italia poteva dare un segnale di modernità al resto d’Europa.

Oggi l’età media di un giovane che ha la possibilità di lasciare casa dei genitori per uno stipendio stabile è intorno ai 30 anni, molti giovani dopo il diploma investono in formazione universitaria o decidono di vivere esperienze in giro per il mondo utili alla conoscenza di lingue straniere.

Anche le capacità fisico-psichiche per poter svolgere compiti stressanti e/o logoranti sono notevolmente aumentate, basta pensare a quanti uomini e donne del comparto sicurezza e difesa svolgono pienamente il proprio servizio ed hanno oltre 30 anni se non addirittura 40.
Non si chiedeva l’annessione di una classe d’età alle forze armate, si stava semplicemente chiedendo che venisse riconosciuto un diritto sacrosanto ed universale come l’istruzione, la salute, la libertà di circolazione e di pensiero: si stava chiedendo che tutti potessero avere le stesse possibilità di partenza a prescindere dall’età anagrafica, in un momento in cui c’è bisogno di credere nella ripartenza del sistema Italia, come più volte a dichiarato il premier Renzi, dobbiamo dare merito a chi vuole ma non può perché lo Stato lo reputa già vecchio.

Allora mi chiedo, se la volontà del governo è di svecchiare il comparto perché ci sono troppi anziani, perché non lo applica anche in altri comparti come l’agricoltura o l’edilizia???
Perché altrimenti non si capisce quale logica ci sia dietro queste disparità di trattamento che non aumentano la fiducia degli italiani nel futuro ma scoraggia e, tante volte, mette in seria difficoltà chi vuole credere nel domani.

Migliaia di ragazzi e ragazze ci credevano, noi non ci arrendiamo, il prossimo mese chiederemo spiegazioni all’Unione Europea tramite l’eurodeputato Ignazio Corrao.

Vi auguro comunque di passare un sereno Natale.

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Gianluca Rizzo administrator