“Due militari in servizio il 17 gennaio scorso all’ambasciata di Francia nella Capitale. Intorno alla mezzanotte, un uomo lancia un oggetto contro il palazzo. Dopo alcuni istanti si aggrappa alla grata della finestra adiacente all’ingresso. I militari, dopo aver valutato che l’uomo non era pericoloso per l’incolumità dei diplomatici e del personale, decidono di chiamare i carabinieri, aspettano che scendesse volontariamente dalle inferriate.
Tutto normale. Peccato che il procuratore militare di Roma abbia deciso di portare a processo i soldati per non aver difeso in maniera corretta l’ambasciata. Ecco dove nasce l’accusa “violata consegna aggravata”.
[IlGiornale.it 15/02/16 https://goo.gl/beia7e]
Non conosco personalmente i due militari ma il fatto accaduto mi ha lasciato perplesso.
E se avessero sparato? Sarebbe stato un nuovo caso Giuliani? Come si comporteranno d’ora in avanti i militari di “Strade Sicure”?
L’interrogazione l’abbiamo formalizzata al Ministro Pinotti [https://goo.gl/6FZvcs] chiedendo di intervenire per meglio definire le consegne e le regole d’ingaggio ed evitare che potessero accadere fatti del genere.
La risposta giunta oggi non dice praticamente nulla. I militari devono rispettare gli artt.51, 52 e 53 del CPP e gli artt. 41, 42 del Codice Penale Militare di Pace: Adempimento di un dovere, difesa legittima, uso legittimo delle armi. P U N T O.
Lancio un invito a tutti i militari impegnati nell’Operazione Strade Sicure: segnalatemi, anche in maniera anonima, ulteriori situazioni simili anche legate al vostro stato di servizio in termini di turni, mezzi, servizi igienici, mensa e quant’altro vi riguarda.
Questa la mail: rizzo_g@camera.it
#noicisiamosempre per difendere i vostri diritti!
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