145 miliardi in accise sui carburanti per i terremoti: utilizzati forse la metà

145 miliardi in accise sui carburanti per i terremoti: utilizzati forse la metà

Interrogazione al ministro Padoan:

la Cgia di Mestre, vale a dire uno dei più autorevoli osservatori economici del nostro Paese, ha criticato in un articolo apparso su Repubblica.it del 3 settembre 2016 dal titolo «Allo Stato 145 miliardi di accise per i terremoti, ma ha speso solo la metà» il fisco italiano;
secondo la ricostruzione eseguita dal Cgia, negli ultimi 48 anni sono stati ben cinque gli aumenti sulle accise per «drenare» risorse che sarebbero servite per finanziare la ricostruzione in zone colpite da eventi tellurici in Italia;
dal 1970 al 2015, secondo i dati sui consumi di carburanti per autotrazione, sono stati versati nelle casse dello Stato 145 miliardi di euro nominali, mentre le stime del Consiglio nazionale degli ingegneri in merito alle spese effettuate per ricostruire le zone che hanno beneficiato di tali introiti (Valle del Belice, Friuli, Irpinia, Marche-Umbria, Molise-Puglia, Abruzzo ed Emilia Romagna) sono state pari a 70,4 miliardi di euro;
è evidente, da un rapido calcolo matematico, che gli italiani hanno versato più del doppio rispetto alle spese sostenute –:
se il Ministro sia in grado di fornire, in maniera puntuale e dettagliata, in quadro riepilogativo dell’uso delle citate risorse rendendo disponibili tali dati;
se, qualora le citate informazioni risultassero veritiere, intenda chiarire come siano state utilizzate le somme eccedenti le spese sostenute per la ricostruzione di zone terremotate;
se intenda assumere iniziative affinché le somme non più necessarie alla ricostruzione, provenienti dagli aumenti delle accise introdotte a seguito di sisma, possano essere vincolate ed utilizzate in maniera esclusiva per finanziare interventi di prevenzione nelle zone a più alto rischio sismico.

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Gianluca Rizzo administrator