Il governo proroga l’indagato Del Sette, così lede dignità forze armate

Il governo proroga l’indagato Del Sette, così lede dignità forze armate

Oggi il consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Difesa Roberta Pinotti, ha, tra le altre cose, prorogato l’incarico per il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, già indagato per favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio, con l’ipotesi che il generale abbia riferito ai vertici di Consip (centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana) l’esistenza di un’indagine della Procura di Napoli su presunti appalti truccati.

E’ sconcertante che questo governo avalli una tale proroga, visto e considerato che oltre all’indagine in corso su Del Sette pesa anche l’età: 65 anni, dunque per la legge Madia sulla Pubblica Amministrazione dovrebbe essere in pensione, senza, appunto, possibilità di proroga.+

Lo dichiarano, in una nota, deputati e senatori M5S delle commissioni Difesa di Camera e Senato.

Ci domandiamo come sia possibile che ad un soggetto in pensione, non più in possesso dei requisiti previsti dalle legge e per di più indagato venga prorogata la nomina a Comandante dell’Arma dei Carabinieri.

Vogliono farci credere che non ci sia sta la possibilità di trovare un sostituto? O, piuttosto, nascondere che questo sia l’ennesimo favorino che il governo Gentiloni sta facendo a Matteo Renzi?

Inutile dire che riteniamo che la nomina di Del Sette debba essere immediatamente revocata e conferita ad un Comandante che sia in grado di rappresentare la dignità e la solennità che è propria dell’Arma dei Carabinieri e della sua storia.

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Gianluca Rizzo administrator