In seguito alle denunce della Rete Antirazzista Catanese sulla piaga del caporalato, abbiamo deciso di presentare formale richiesta al Governo Italiano affinchè faccia intervenire i militari già impegnati al CARA di MINEO per l’operazione “Strade Sicure”.
Essi dovranno agire contro i procacciatori di manodopera abusiva che sfruttano giornalmente per pochi euro la miseria dei migranti ospiti del centro per richiedenti asilo, già noto purtroppo alle cronache nazionali per l’ inchiesta “Mafia Capitale”.
Il caporalato nelle campagne del calatino è una piaga che deve essere contrastata con tutti gli strumenti a disposizione, dalle attività di prevenzione, al rafforzamento delle ispezioni sui luoghi di lavoro, e con pene più severe per lo sfruttamento del lavoro nero.
E’ sotto gli occhi di tutti ciò che accade attorno alle campagne di Mineo. Lo sfruttamento di manodopera a basso costo proveniente dal centro di accoglienza di Mineo non è tollerabile. Tante le responsabilità e non è possibile far finta di niente.
Torniamo a chiedere ancora una volta e con convinzione la chiusura del centro d’accoglienza di Mineo. Quel posto, dove corruzione, malaffare e lesione dei diritti umani s’intersecano, continua a rimaner lì, vivo e vegeto, intoccabile. Questioni come quella del caporalato ne sono l’ennesima dimostrazione. Non è possibile tollerare un sistema del genere. Non ne saremo mai complici e continueremo a dar voce, anche tramite atto parlamentari, alle tante denunce che continuano a susseguirsi.
Il testo dell’interrogazione: https://goo.gl/G4ju4o
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