Il tema dei diritti associativi/sindacali dei militari è sull’agenda politica del Parlamento da diverse legislature, senza che esso sia approdato concretamente ad un testo aggiornato secondo le nuove aspettative di un modello, quello militare, non più basato sulla leva ma sul professionismo;
Sono diverse le iniziative, in questa legislatura, presentate dal MoVimento 5 Stelle per stimolare il Governo e la maggioranza che lo sostiene a far proprie le istanze che indicano la strada dell’associazionismo libero di tipo sindacale come strada da perseguire nell’ammodernare questo istituto di rappresentanza democratica delle Forze armate;
Una recente sentenza del Consiglio di Stato pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dispone la sospensione del giudizio sul ricorso proposto dall’Associazione solidarietà diritto e progresso (#ASSODIPRO ) contro il Ministero dell’economia e delle finanze per le limitazioni all’esercizio del diritto di associazione e il divieto di sciopero e nonché per le limitazioni del diritto dei militari di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire ad altre associazioni sindacali, con invio all’esame della Corte costituzionale che si dovrà pronunciare tra qualche mese;
Ora la palla passa alla Corte Costituzionale ma anche al Governo e al Ministero della Difesa che potrebbero trovarsi un comodo assist per operare per le vie brevi a ristrutturare la rappresentanza militare vecchia di 40 anni!
qui il testo dell’interrogazione che abbiamo presentato: https://goo.gl/6bjRCE
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