Si è svolto il 18 Dicembre l’evento “Clown aKabul-Messaggeri di pace” in Sala Tatarella presso il palazzo dei gruppi parlamentari che ha visto la partecipazione dei parlamentari del M5S Marialucia Lorefice e Gianluca Rizzo e quella di Leonardo Spina, presidente dell’istituto di ricerca Homo Ridens e tra i protagonisti del docufilm “Clowinin’ Kabul”.
E’ stato proiettato, dinnanzi una platea anche di studenti, documentario-film che racconta la missione di 21 clown dottori in Afghanistan all’indomani della fine della guerra nel 2001. Scopo della missione umanitaria portare farmaci, cure e soprattutto sorrisi, il primo strumento per curare le ferite, in particolar modo quelle dell’anima.
Dopo la proiezione si è a lungo dibattuto sul senso della guerra e sulle emozioni che il documentario è riuscito a suscitare tra i giovani presenti all’evento.
Così MariaLucia Lorefice, portavoce del M5S in comm.Aff.Sociali: “E’ stato un momento molto toccante e di grande partecipazione, che ci ha permesso di fare una profonda riflessione sul senso delle guerre spesso celate dietro la cosiddetta “missione di pace” e che migliaia di vittime continuano a mietere nel mondo.”
Centrale è stata anche la riflessione sulla figura del clown dottore, oggi non ancora riconosciuta come operante nel settore socio sanitario. “Una normazione di questa figura professionale-conclude Marialucia Lorefice- potrebbe essere senz’altro uno dei temi da discutere in Commissione Affari Sociali la prossima legislatura.”
Gianluca Rizzo, membro della commissione Difesa ha invece snoccialato dati e numeri riguardanti la partecipazione italiana nella missione in Afghanistan, da 17 anni ad oggi: “Non è con le armi e con la violenza che si potrà ridare nuova vita a questo martoriato territorio che, dalla metà degli anni 80 ad oggi, per bene due generazioni, non conosce il significato di PACE. La grande umanità dimostrata dai nostri militari in missione di pace stride un pò con l’affarismo degli “esportatori di democrazia” del blocco NATO, con noi al Governo del Paese sarà certo il nostro impegno per rimpatriare il nostro contingente militare e favorire un vero processo di pace ed autodeterminazione del popolo afgano.”
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