Archivio per Categoria Interventi in aula a Montecitorio

Manderemo elicotteri e treni in Africa contenenti amianto? IL GOVERNO NON LO SA!

E’ quello che è successo ieri in aula quando il Governo, rappresentato dal sottosegretario Gioacchino Alfano, ha riformulato un mio provvedimento (OdG) con il quale chiedevamo garanzia di inviare mezzi autorizzati dal DL Missioni all’Uganda e all’Eritrea bonificati da amianto.

 

IL GOVERNO NON SA DI CHE PARLA!

Manderemo elicotteri e treni in Africa contenenti amianto? IL GOVERNO NON LO SA!E' quello che è successo ieri in aula quando il Governo, rappresentato dal sottosegretario Gioacchino Alfano, ha riformulato un mio provvedimento (OdG) con il quale chiedevamo garanzia di inviare mezzi autorizzati dal DL Missioni all'Uganda e all'Eritrea bonificati da amianto.

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Giovedì 7 luglio 2016

CALTAGIRONE: UN ENTE FALLITO, la mia denuncia in aula di Montecitorio

#SALVIAMOCALTAGIRONE

Grazie Presidente, CALTAGIRONE nota come la CITTA’ DELLA CERAMICA è un ente locale:FALLITO: CON 38 MLN DI EURO DI BUCOINAFFIDABILE: DA 5 ANNI SENZA BILANCIO E 8 MLN 2 ½ DA RIEQUILIBRARE350 DIPENDENTI COMUNALI SENZA STIPENDIO DAL 2015DECINE DI FAMIGLIE SOTTO SOGLIA DI POVERTA’ SENZA SUSSIDI COMUNALI38 TONNELLATE DI RIFIUTI DA SMALTIRE AL GIORNO CHE SI ACCUMULANO PER STRADAUN TEATRO, UNA PISCINA, UNA PALESTRA, UN CONTENITORE DI INIZIATIVETURISITICHE ABBANDONATI A SE STESSIUNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE, UNICO CASO IN ITALIA (CERTIFICATO DAL MIN.INTERNO)Tutti vogliono andare a governare ma la situazione può essere sistemata solo con interventi normativi dello Stato che dovràa) Individuare mezzi e strumenti finanziari per far uscire dall’oblio la “regina degli erei” b) evitare che in futuro altri comuni possano trovarsi nella stessa condizione di CaltagironeEcco perche sollecito alla presidenza del consiglio dei ministri una risposta alla mia interrogazione n.5.08541Caltagirone è a rischio disordini sociali, è bene che questo governo se ne accorga!

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Giovedì 26 maggio 2016

Grazie Presidente,
CALTAGIRONE nota come la CITTA’ DELLA CERAMICA è un ente locale:

FALLITO: CON 38 MLN DI EURO DI BUCO

INAFFIDABILE: DA 5 ANNI SENZA BILANCIO E 8 MLN 2 ½ DA RIEQUILIBRARE

350 DIPENDENTI COMUNALI SENZA STIPENDIO DAL 2015

DECINE DI FAMIGLIE SOTTO SOGLIA DI POVERTA’ SENZA SUSSIDI COMUNALI

38 TONNELLATE DI RIFIUTI DA SMALTIRE AL GIORNO CHE SI ACCUMULANO PER STRADA

UN TEATRO, UNA PISCINA, UNA PALESTRA, UN CONTENITORE DI INIZIATIVE
TURISITICHE ABBANDONATI A SE STESSI

UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE, UNICO CASO IN ITALIA (CERTIFICATO DAL MIN.INTERNO)

Tutti vogliono andare a governare ma la situazione può essere sistemata solo con interventi normativi dello Stato che dovrà
a) Individuare mezzi e strumenti finanziari per far uscire dall’oblio la “regina degli erei”
b) evitare che in futuro altri comuni possano trovarsi nella stessa condizione di Caltagirone

Ecco perche sollecito alla presidenza del consiglio dei ministri una risposta alla mia interrogazione n.5.08541
Caltagirone è a rischio disordini sociali, è bene che questo governo se ne accorga!

Interrogazione in aula su utilizzo Genio Militare per ricostruzione ponte Himera

#himera a 5 stelle….giammai!!!

E con una interrogazione in aula che il governo….finalmente…..viene a riferire sul famoso verbale del Genio Militare che avrebbe dovuto valutare il progetto del M5S per la bretella sul ponte Himera.Questa la mia reazione alle risposte scontate del ministero della Difesa.

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Martedì 26 gennaio 2016

E con una interrogazione in aula che il governo….finalmente…..viene a riferire sul famoso verbale del Genio Militare che avrebbe dovuto valutare il progetto del M5S per la bretella sul ponte Himera.

Questa la mia reazione alle risposte scontate del ministero della Difesa.

Il mio intervento in aula sul DL che prevede il rientro dei capitali indebitamente custoditi all’Estero

#servidipartitoOggi sono intervenuto in aula, come tutti i miei colleghi, sul Decreto così detto VOLUNTARY DISCLOSURE, per protestare nei confronti di una legge che agevolerà gli evasori.È così che abbiamo "inchiodato", di venerdì, la maggioranza a restare in aula per votare i nostri ordini del giorno, provando ad impegnare il governo su temi riguardanti il DL appena approvato.Dopo il mio "piccante" intervento il presidente che in quel momento dirigeva l'aula è intervenuto per sottolineare la mia mancanza di rispetto nei loro confronti…… perché forse ho toccato le corde giuste ?Giudicate voi se ho offeso la presidenza o se è la maggioranza di questo parlamento ad aver mancato di rispetto nei confronti degli italiani onesti che non hanno il problema di far rientrare capitali dall'estero!!!

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Venerdì 13 novembre 2015

GIANLUCA RIZZO. Grazie, Presidente. Colleghi, colleghe, oggi la maggioranza di questa Camera del Parlamento ha votato favorevolmente per il decreto-legge del Governo che disciplina la procedura di volontaria collaborazione, che, detta così, sembra anche qualcosa di carino. Ma andiamo a vedere realmente cos’è. 
  La procedura di volontaria collaborazione preventiva in materia fiscale, voluntary disclosure, è stata introdotta con la legge n. 186 del 2014. La finalità perseguita è quella di favorire il rientro in Italia di capitali e attività finanziarie detenute all’estero e non dichiarate, consentendo di sanare la posizione fiscale nei confronti dell’erario. Parliamo, quindi, di quelle somme spostate all’estero che, secondo il decreto-legge n. 167 del 1990, che impone appunto la dichiarazione di spostamenti di denaro all’estero che superano i 10.329 euro, dovevano essere comunicate allo Stato ma così non è avvenuto. 
  In pratica, il contribuente furbetto dovrà autodenunciarsi al fisco beneficiando del pagamento in misura ridotta delle sanzioni amministrative e pecuniarie, nonché della non punibilità per i reati fiscali relativi agli obblighi dichiarativi nonché in materia di autoriciclaggio. 
  Detto in parole semplici e non politichese: stiamo agevolando dei grandi evasori che hanno operato andando contro le leggi dello Stato. Magari lo ribadisco: detto in parole semplici e non in politichese, stiamo agevolando dei grandi evasori che hanno operato andando contro le leggi dello Stato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). A cosa serve, verrebbe da chiedersi ? Ma soprattutto, chi si agevola ? 
  In teoria, serve a controllare gli evasori fiscali e a far rientrare i capitali, leggo: la procedura prevede l’obbligo in capo all’evasore di versare le imposte con delle sanzioni ridotte come premio onestà. Onestà, ma avete idea di chi stiamo parlando ? Mica il fornaio sottocasa che non ha fatto uno scontrino di 0 euro al figlio che ha preso un panino e che per voi è un evasore da vessare grazie alle norme che voi avete creato ! No, stiamo parlando di persone che spostano enormi capitali sottraendoli al fisco italiano. 
  Per capirci la stima dei rientri fatta dal direttore dell’Agenzia delle entrate, la dottoressa Orlandi, era di 3 miliardi, e si parla solo di stima delle somme che potrebbero rientrare, ma i fondi sottratti sono sicuramente molti di più. Per noi questo è un piccolo scudo fiscale, un mini condono per grandi evasori, voi invece rivendicate che non è così. Fate un sondaggio tra gli italiani e vediamo a chi danno ragione, se a voi o a noi del Movimento 5 Stelle ! 
  Detto questo Presidente, e scusate se il preambolo è stato così lungo, ma mi serviva per far capire a chi ci ascolta da casa cosa avremmo dovuto votare, vado a denunciare cosa intendo chiedere al Governo con il mio ordine del giorno. 
  Chiedo al Governo di impegnarsi a prevedere l’espressa inclusione delle condotte di evasione fiscale di rilevanza penale tra i reati presupposto di riciclaggio. Dopo due anni, Presidente, l’idea che noi e che i cittadini fuori dal Parlamento abbiamo di voi è chiara, anzi è chiarissima. Mi dispiace solo constatare che anche le brave persone che voi rivendicate all’interno dei vostri partiti siano disinteressate. A loro faccio un appello: studiate le nostre proposte, anche quelle relative a semplici, ma pur importanti ordini del giorno, e votate pensando che un giorno questo finirà e dovrete rendere conto ai cittadini che vi hanno mandato qui non per obbedire al segretario del partito, ma per portare avanti i loro interessi, e il loro interesse, Presidente e colleghi, ve lo assicuro, non è agevolare i grandi evasori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Verità per il parà Emanuele Scieri

Ad Emanuele Scieri

Verità e giustizia sono due elementi irrinunciabili per il futuro del Paese. Verità e giustizia sono le uniche due vie da percorrere per rompere il muro dell'omertà lungo oltre 15 anni che qualcuno ha tentato di costruire intorno alla morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano morto nell'agosto del 1999 all'interno della caserma Gamerra di Pisa in circostanze mai pienamente chiarite.In questi giorni la Camera dei Deputati ha approvato la legge che istituisce la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla vicenda, un atto che noi siciliani chiediamo fin dai primi giorni di insediamento in Parlamento e che ora ci auguriamo apra un percorso di luce e trasparenza su una vicenda drammatica che macchia l'integrità morale delle nostre forze armate.Io e Maria Marzana portavoce a 5 stelle ci auguriamo che la commissione, in forza dei suoi poteri costituzionali, stabilisca finalmente la dinamica dei fatti al fine di raccogliere gli elementi utili alla identificazione dei responsabili.Lo dobbiamo ai cari e alla famiglia di Emanuele, a chi ancora oggi come noi cerca verità e, soprattutto, giustizia.

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Lunedì 9 novembre 2015

Verità e giustizia sono due elementi irrinunciabili per il futuro del Paese. 

Verità e giustizia sono le uniche due vie da percorrere per rompere il muro dell’omertà lungo oltre 15 anni che qualcuno ha tentato di costruire intorno alla morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano morto nell’agosto del 1999 all’interno della caserma Gamerra di Pisa in circostanze mai pienamente chiarite.

In questi giorni la Camera dei Deputati ha approvato la legge che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda, un atto che noi siciliani chiediamo fin dai primi giorni di insediamento in Parlamento e che ora ci auguriamo apra un percorso di luce e trasparenza su una vicenda drammatica che macchia l’integrità morale delle nostre forze armate.

Io e Maria Marzana portavoce a 5 stelle ci auguriamo che la commissione, in forza dei suoi poteri costituzionali, stabilisca finalmente la dinamica dei fatti al fine di raccogliere gli elementi utili alla identificazione dei responsabili.

Lo dobbiamo ai cari e alla famiglia di Emanuele, a chi ancora oggi come noi cerca verità e, soprattutto, giustizia.

Deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti enti creditizi e finanziari e imprese di assicurazione: il mio intervento

Il mio Intervento di ieri su "Deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti enti creditizi e finanziari e imprese di assicurazione"Grazie presidente, l’articolo 16 di questo decreto legge che l’aula si sta accingendo a convertire in legge titola: “Deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti enti creditizi e finanziari e imprese di assicurazione”, probabilmente scritto da banchieri a tutela della propria casta.L’ Adusbef e la Federconsumatori, che nei giorni scorsi avevano già calcolato in 7,5 miliardi di euro (3 mld di euro l’anno 2016 e 2017, 1,5 mld nel 2015) i reclamati sgravi fiscali da 5 ad 1 anno sulle perdite degli istituti bancari, ponendo la questione della mancata copertura nel bilancio pubblico, avevano anche apprezzato la retromarcia del vice ministro dell’economia Enrico Morando, che aveva rinviato il provvedimento sulla deducibilità fiscale, sollevando il problema di bilancio per lo Stato. Adusbef e Federconsumatori, sono nettamente contrarie alle pretese delle banche, che hanno già avuto 19,8 mld di sgravi fiscali sulle perdite; 7,5 miliardi dalla rivalutazione delle quote di Bankitalia; 720 milioni di euro di cedole dalle stesse quote, la cui spregiudicata avidità di banchieri è stata recentemente richiamata perfino nell’enciclica di Papa Francesco, essendo intollerabili richieste che pretendono di socializzare le perdite dopo aver privatizzato i profitti, come l’invocata bad bank, che vuole addossare sulle spalle delle famiglie, già taglieggiate dalla crisi sistemica, crediti tossici in gran parte derivanti dagli allegri fidi erogati.Queste le parole di papa Francesco: “Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale”.Parole inascoltate a quanto pare!Con gli emendamenti del movimento5stelle volevamo arginare quest’ulteriore regalia alle banche, dando una serie di indicazioni che ne limitassero la portata vessatoria nei confronti dei contribuenti.In particolare con l’emendamento a mia prima firma, il 16.163, chiedevamo che per gli enti creditizi e finanziari di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo e le perdite realizzate mediante cessione a titolo oneroso diventassero deducibili nei limiti del valore complessivo dei finanziamenti a favore di famiglie e micro, piccole e medie imprese di cui alla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, erogati in misura maggiore rispetto al volume complessivo dei finanziamenti della medesima tipologia erogati nell’anno precedente rispetto al periodo di riferimento della deducibilità di cui all’articolo 16 di questo decreto legge. Ciò per legare in qualche maniera la possibilità di dedurre le perdite delle banche alla quantità di finanziamenti erogati a favore delle famiglie, delle micro imprese e delle PMI.Ma, ci rendiamo conto, che diventa un azzardo per chi in questo momento governa questo stato e quindi pensare di fare qualcosa di positivo per la gente comune, per la gente che lavora ogni giorno senza prospettive e senza futuro.Anzi per la verità, qualcosa il vostro premier lo ha dichiarato nei giorni scorsi, non davanti una pubblica piazza, ma all’interno di una holliwoodiana sala convention gremita di vostri dirigenti: nel 2016 abolizione della tassa sulla prima casa, nel 2017 intervento Ires e Irap e nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni.Per favore, andatelo a raccontare anche agli italiani che ogni giorno chiudono un’azienda, andatelo a raccontare agli amministratori locali a cui tagliate sempre più fondi. Vedrete cosa vi risponderanno, lo avete capito che la gente è stufa di ascoltare i bluff di un presidente del consiglio ormai sbugiardato dalla mancanza di coerenza?A proposito, non siete il partito delle tasse, avete ragione. Siete il partito degli usurai!MoVimento 5 Stelle Beppe Grillo

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Mercoledì 22 luglio 2015

Grazie presidente, l’articolo 16 di questo decreto legge che l’aula si sta accingendo a convertire in legge titola: “Deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti enti creditizi e finanziari e imprese di assicurazione”, probabilmente scritto da banchieri a tutela della propria casta.
L’ Adusbef e la Federconsumatori, che nei giorni scorsi avevano già calcolato in 7,5 miliardi di euro (3 mld di euro l’anno 2016 e 2017, 1,5 mld nel 2015) i reclamati sgravi fiscali da 5 ad 1 anno sulle perdite degli istituti bancari, ponendo la questione della mancata copertura nel bilancio pubblico, avevano anche apprezzato la retromarcia del vice ministro dell’economia Enrico Morando, che aveva rinviato il provvedimento sulla deducibilità fiscale, sollevando il problema di bilancio per lo Stato.
Adusbef e Federconsumatori, sono nettamente contrarie alle pretese delle banche, che hanno già avuto 19,8 mld di sgravi fiscali sulle perdite; 7,5 miliardi dalla rivalutazione delle quote di Bankitalia; 720 milioni di euro di cedole dalle stesse quote, la cui spregiudicata avidità di banchieri è stata recentemente richiamata perfino nell’enciclica di Papa Francesco, essendo intollerabili richieste che pretendono di socializzare le perdite dopo aver privatizzato i profitti, come l’invocata bad bank, che vuole addossare sulle spalle delle famiglie, già taglieggiate dalla crisi sistemica, crediti tossici in gran parte derivanti dagli allegri fidi erogati.
Queste le parole di papa Francesco: “Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale”.
Parole inascoltate a quanto pare!
Con gli emendamenti del movimento5stelle volevamo arginare quest’ulteriore regalia alle banche, dando una serie di indicazioni che ne limitassero la portata vessatoria nei confronti dei contribuenti.
In particolare con l’emendamento a mia prima firma, il 16.163, chiedevamo che per gli enti creditizi e finanziari di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo e le perdite realizzate mediante cessione a titolo oneroso diventassero deducibili nei limiti del valore complessivo dei finanziamenti a favore di famiglie e micro, piccole e medie imprese di cui alla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, erogati in misura maggiore rispetto al volume complessivo dei finanziamenti della medesima tipologia erogati nell’anno precedente rispetto al periodo di riferimento della deducibilità di cui all’articolo 16 di questo decreto legge. 
Ciò per legare in qualche maniera la possibilità di dedurre le perdite delle banche alla quantità di finanziamenti erogati a favore delle famiglie, delle micro imprese e delle PMI.
Ma, ci rendiamo conto, che diventa un azzardo per chi in questo momento governa questo stato e quindi pensare di fare qualcosa di positivo per la gente comune, per la gente che lavora ogni giorno senza prospettive e senza futuro.
Anzi per la verità, qualcosa il vostro premier lo ha dichiarato nei giorni scorsi, non davanti una pubblica piazza, ma all’interno di una holliwoodiana sala convention gremita di vostri dirigenti: 
nel 2016 abolizione della tassa sulla prima casa, nel 2017 intervento Ires e Irap e nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni.
Per favore, andatelo a raccontare anche agli italiani che ogni giorno chiudono un’azienda, andatelo a raccontare agli amministratori locali a cui tagliate sempre più fondi. Vedrete cosa vi risponderanno, lo avete capito che la gente è stufa di ascoltare i bluff di un presidente del consiglio ormai sbugiardato dalla mancanza di coerenza?
A proposito, non siete il partito delle tasse, avete ragione. Siete il partito degli usurai!

Comm.Inchiesta caso Scieri: la mia dichiarazione di voto del gruppo M5S

E con il voto unanime della Camera viene istituita la commissione d'inchiesta sulle sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni!!!Ci aspettiamo dunque la massima collaborazione, da parte di tutti. In caso contrario, denunceremo ostruzionismi sia in sede istituzionale che in pubblicoIl testo completo del mio intervento: http://goo.gl/8qOywZcon Maria Marialucia Lorefice "Cittadina a 5 Stelle"

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Martedì 30 giugno 2015

Grazie Presidente, oggi siamo chiamati a votare per l’istituzione di una nuova Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero nei poligoni di tiro e nei siti di deposito munizioni. Ma con questo voto non decideremo se avviare o meno un nuovo capitolo della vicenda uranio impoverito, che da quasi venti anni si trascina tra Aule parlamentari, aule di tribunale, ospedali e cimiteri. Siamo chiamati a rispondere, in nome e per conto delle istituzioni, a tutti quegli italiani che nel corso di quasi un ventennio si sono trovati a dover affrontare storie, drammi, vicissitudini dolorose legate a quei giovani che, nel corso della loro vita militare, hanno lottato o lottano ancora contro nemici per i quali non erano stati addestrati a combattere: le patologie derivanti dall’esposizione ad uranio impoverito o per aver prestato servizio presso siti potenzialmente pericolosi o semplicemente per aver ricevuto un vaccino. Siamo chiamati a dover scardinare un mondo, quello militare, che si è sempre trincerato dietro lo spauracchio delle gerarchie per mantenere una zona grigia utile a far demordere le tante, troppe, richieste di giustizia che a gran voce arrivano dalle famiglie dei militari coinvolti in queste venture. Siamo responsabilmente tutti chiamati a dover scrivere la parola fine ad una storia recente della nostra Repubblica e a tracciare una strada per evitare che in futuro nuove tragedie, come quella oggetto della discussione odierna, possano accadere o che l’asfissiante burocrazia dell’apparato statale strangoli ulteriormente tutti coloro che attendono equi indennizzi. Ripartiamo da dove eravamo rimasti e ripartiamo dalle conclusioni della precedente Commissione di inchiesta che, citandone i contenuti e le considerazioni finali, auspicava: lo sblocco della liquidazione degli indennizzi dovuti ai sensi dell’articolo 603 del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010 in favore dei militari che hanno contratto patologie invalidanti e alle famiglie di coloro che sono deceduti a causa di esse; l’avvio dei piani di caratterizzazione ambientale e delle bonifiche dei siti inquinati dei poligoni militari, per i quali sono stati destinati specifici finanziamenti nell’ambito della manovra di finanza pubblica 2013-2015; l’avvio dell’indagine epidemiologica sistematica per l’area di Salto di Quirra e degli altri poligoni della Sardegna, anche se al momento si deve prendere atto dei ritardi che ne hanno impedito la conclusione nel termine previsto; l’impegno dell’amministrazione della difesa a rafforzare a livello centrale e periferico gli uffici per i rapporti con il pubblico, dotandoli delle competenze necessarie ad assistere nelle loro delicate problematiche i militari che si sono ammalati e le famiglie di coloro che sono deceduti. 
  L’articolo 32 della Costituzione italiana recita: «Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Il Ministero della difesa, invece, chiede la copertura obbligatoria dei vaccini da parte del personale militare, giustificandola con l’assolvimento dei compiti di difesa della patria e di intervento nei teatri operativi. Questa legittima richiesta del Ministero si scontra, però, con una forte limitazione della libertà di pensiero della singola persona che, pure essendo un militare, gode sempre dei diritti costituzionali. 
  I militari, una volta arruolati, ricevono una notevole dose di vaccini, che si somma a quella già ricevuta durante l’infanzia. Ma nei lavori dell’ultima Commissione d’inchiesta, si è messa in evidenza una probabile responsabilità dei vaccini, ovvero somministrazioni eccessive in un breve arco temporale, controindicazioni evidenti, insorgere di infermità non previste e altro, che potrebbe avere indebolito il sistema immunitario dei cittadini in uniforme. 
  Ecco, noi vogliamo continuare ad indagare su questi casi e vogliamo capire quali nessi di causalità vi siano tra chi, pur non avendo mai partecipato a missioni internazionali, abbia contratto malattie cancerogene ed essere stato esposto a fattori patogeni nei luoghi di lavoro, per essersi fatto somministrare un vaccino. 
  Presidente, colleghi, deve avvenire un confronto personale tra le convenienze politiche e la propria coscienza. Infatti, presumo che tutti, in quest’Aula, siamo genitori, fratelli o figli, e ognuno di noi, nel proprio intimo, conosce per esperienza, diretta o indiretta, casi di prematura dipartita di persone care, per i quali ci siamo sentiti impotenti, indifesi e anche arrabbiati nel constatare la fugacità dell’esistenza. Rendiamo giustizia a tutti quei nomi di ragazzi morti per aver sacrificato la propria vita per spirito di obbedienza verso lo Stato, ma soprattutto dimostriamo alle persone ancora in vita, che portano nel proprio cuore questi ragazzi, che la politica si interessa attivamente a loro, per far sì che mai si possa dire «non sapevamo» o «non potevamo non farci nulla». 
  Presidente, il MoVimento 5 Stelle voterà a favore. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

MUOS is operational. Lo dicono gli USA lo chiedo al Governo italiano

In questi giorni di campagna elettorale tuona come fulmine a ciel sereno la dichiarazione del console americano, Signora Colombia Barrosse. Le parole espresse, nella lunga intervista rilasciata a un giornale siciliano, sul tema del MUOS, hanno letteralmente lasciato basiti migliaia di siciliani e non “un piccolo gruppo di persone che pensa di sfasciare tutto” come sostenuto dalla Barrosse.Tra questi siciliani c’è l’associazione Antimafie “Rita Atria” che ha inviato a tutti noi parlamentari una lettera a cui mi sono ispirato per questo intervento :Vorrei ricordare alla signora console che tutti noi del movimento5stelle, le Mamme NOMUOS, i Comitati e tutte quelle migliaia di persone presenti alle manifestazioni, da tutt'Italia, facciamo parte di quel “piccolo gruppo di persone” a cui faceva riferimento.Vorrei ricordare che siamo sempre stati in prima fila per rivendicare legalità e obbedienza alla costituzione italiana, non per far valere trattati internazionali mai ratificati dal parlamento italiano.Vorrei ricordare alla rappresentante del governo degli Stati Uniti che non può parlare di intimidazioni di uno sparuto gruppo nei confronti di una scuola di Niscemi per aver rinunciato ad effettuare una visita presso la base di Sigonella perché allora mi chiederei come bisognerebbe chiamare le parole che ha rilasciate al giornalista siciliano: “nella misura in cui gli ostacoli dovessero ancora continuare, ci sarà più attenzione e molto meno pazienza”Sapete colleghi, quali sono gli ostacoli? La Magistratura, la procura di Caltagirone che ha provveduto a porre i sigilli su un sito che non si sarebbe mai dovuto costruire in un’area considerata riserva naturale.Un’altra perla dell’intervista riguarda l’ipotesi di chiedere il risarcimento danni all’Italia, semmai si arrivi a dover smantellare l’installazione di Niscemi! 60 milioni di euro si potrebbero prendere da uno dei tanti capitoli di spesa del nostro ministero della Difesa che tanto ha protetto l’installazione MUOS, d’altronde tra i tanti F35 che vogliono acquistare, saprà sicuramente come accontentare il fido alleato americano, rinunciando a un aereo!!!!L’ Illustrissima console ha dichiarato: “se non ci fosse Sigonella io da siciliana mi sentirei più insicura». Ma lo sa cosa significa essere siciliani?Per chi, come me, può orgogliosamente dire “sugnu sicilianu” significa avere amore per la propria terra, per i propri figli, da troppo tempo violentati da fenomeni come la mafia, il malaffare, la corruzione, l’abbandono da parte dello stato!!! Significa non abbassare più la testa contro i soprusi di qualsiasi tipo!!! …di qualsiasi tipo!!!

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Mercoledì 3 giugno 2015

 

In questi giorni di campagna elettorale tuona come fulmine a ciel sereno la dichiarazione del console americano, Signora Colombia Barrosse. Le parole espresse, nella lunga intervista rilasciata a un giornale siciliano, sul tema del MUOS, hanno letteralmente lasciato basiti migliaia di siciliani e non “un piccolo gruppo di persone che pensa di sfasciare tutto” come sostenuto dalla Barrosse.
Tra questi siciliani c’è l’associazione Antimafie “Rita Atria” che ha inviato a tutti noi parlamentari una lettera a cui mi sono ispirato per questo intervento :
Vorrei ricordare alla signora console che tutti noi del movimento5stelle, le Mamme NOMUOS, i Comitati e tutte quelle migliaia di persone presenti alle manifestazioni, da tutt’Italia, facciamo parte di quel “piccolo gruppo di persone” a cui faceva riferimento.

Vorrei ricordare che siamo sempre stati in prima fila per rivendicare legalità e obbedienza alla costituzione italiana, non per far valere trattati internazionali mai ratificati dal parlamento italiano.

Vorrei ricordare alla rappresentante del governo degli Stati Uniti che non può parlare di intimidazioni di uno sparuto gruppo nei confronti di una scuola di Niscemi per aver rinunciato ad effettuare una visita presso la base di Sigonella perché allora mi chiederei come bisognerebbe chiamare le parole che ha rilasciate al giornalista siciliano:

“nella misura in cui gli ostacoli dovessero ancora continuare, ci sarà più attenzione e molto meno pazienza”

Sapete colleghi, quali sono gli ostacoli? La Magistratura, la procura di Caltagirone che ha provveduto a porre i sigilli su un sito che non si sarebbe mai dovuto costruire in un’area considerata riserva naturale.

Un’altra perla dell’intervista riguarda l’ipotesi di chiedere il risarcimento danni all’Italia, semmai si arrivi a dover smantellare l’installazione di Niscemi!
60 milioni di euro si potrebbero prendere da uno dei tanti capitoli di spesa del nostro ministero della Difesa che tanto ha protetto l’installazione MUOS, d’altronde tra i tanti F35 che vogliono acquistare, saprà sicuramente come accontentare il fido alleato americano, rinunciando a un aereo!!!!

L’ Illustrissima console ha dichiarato: “se non ci fosse Sigonella io da siciliana mi sentirei più insicura». Ma lo sa cosa significa essere siciliani?
Per chi, come me, può orgogliosamente dire “sugnu sicilianu” significa avere amore per la propria terra, per i propri figli, da troppo tempo violentati da fenomeni come la mafia, il malaffare, la corruzione, l’abbandono da parte dello stato!!! Significa non abbassare più la testa contro i soprusi di qualsiasi tipo!!! …di qualsiasi tipo!!!

Appalti esterni di pulizia negli arsenali della Marina Militare: il mio intervento in aula

A furia di tagliare gli sprechi, si tagliano quei costi necessari al mantenimento di strutture come le basi della Marina Militare.Augusta, La Spezia e Taranto ne sono un esempio emblematico.Le aziende appaltatrici sono costrette a licenziare il personale per la riduzione dei budget previsti dal ministero della difesa, il personale civile e militare costretto a lavorare in ambienti mal sani.Ad agosto 2014 presentai già una interrogazione parlamentare, a cui, sino ad oggi, non ho avuto risposta, ecco perché ho voluto sollecitarne una, ieri sera al vicepresidente Giacchetti.Mentre c'è chi pretende di trovare dello champagne in ogni base che visita, c'è gente che si trova senza lavoro ed altra costretta ad occuparsi di mantenere dignitoso il proprio posto di lavoro.

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Mercoledì 29 aprile 2015

 

A furia di tagliare gli sprechi, si tagliano quei costi necessari al mantenimento di strutture come le basi della Marina Militare.

Augusta, La Spezia e Taranto ne sono un esempio emblematico.

Le aziende appaltatrici sono costrette a licenziare il personale per la riduzione dei budget previsti dal ministero della difesa, il personale civile e militare costretto a lavorare in ambienti mal sani.

Ad agosto 2014 presentai già una interrogazione parlamentare, a cui, sino ad oggi, non ho avuto risposta, ecco perché ho voluto sollecitarne una, ieri sera al vicepresidente Giacchetti.

Mentre c’è chi pretende di trovare dello champagne in ogni base che visita, c’è gente che si trova senza lavoro ed altra costretta ad occuparsi di mantenere dignitoso il proprio posto di lavoro.

Mozione riconoscimento Palestina: la mia illustrazione della proposta M5S

Ho concluso il mio intervento, sento buone sensazioni attorno a questa e alle altre mozioni presentate in aula per riconoscere lo stato di Palestina.
Potremo essere attori di una pagina di storia nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese.

Ho concluso il mio intervento, sento buone sensazioni attorno a questa e alle altre mozioni presentate in aula per riconoscere lo stato di Palestina. Potremo essere attori di una pagina di storia nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese.Stay tuned per la dichiarazione di voto del mio amico Manlio Di Stefano – M5S della prossima settimana

Pubblicato da Gianluca Rizzo M5S su Venerdì 16 gennaio 2015