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A Caltagirone opere realizzate con i privati siano oggetto di ispezioni ministeriali

Con una interrogazione parlamentare indirizzata al ministero dell’Interno, il deputato pentastellato calatino Gianluca Rizzo, si congeda dalla XVII legislatura, chiedendo come siano stati considerati, al fine di quadrare i conti ad oggi sotto esame ministeriale, i contratti per realizzare il Parcheggio Santo Stefano e l’affidamento dei campi sportivi di C.da Divisa.

“Il parcheggio Santo Stefano e i campi sportivi ristrutturati di C.da Divisa, potrebbero rappresentare un rischio dal punto di vista finanziario per i conti del comune?” così l’on. Rizzo commenta la pubblicazione sul sito della Camera dei Deputati dell’interrogazione 4/18880.

Da un po’ di tempo, col mio staff e con i rappresentanti locali del MoVimento5Stelle, avevamo definito questa situazione, attendavamo solo che il ministero dell’Interno si esprimesse, cosa che qualche settimana fa, in ordine all’ipotesi di bilancio riequilibrato presentato dalla giunta Ioppolo, è avvenuta, ma nulla riscontravamo sul contratto in essere con la società che gestisce strisce blu e parcheggio S.Stefano” continua Rizzo “molti i punti a noi poco chiari e conoscendo l’alto valore istituzionale del dipartimento per la funzione pubblica del Ministero dell’Interno, ci è sembrato doveroso chiedere spiegazioni. “ spiega Rizzo: “il quesito è semplice, può il contratto di mutuo acceso con la banca per realizzare il parcheggio S.Stefano, inserito nel più ampio contratto che oggi permette a Sostauto srl di gestire le strisce blu, creare un rischio finanziario per il Comune di Caltagirone, se non si dovessero onorare le rate? – Aver saputo dalla nostra consigliera comunale Lara Lodato, che anche il campo sportivo “Bongiorno”, ristrutturato qualche anno fa, potrebbe rappresentare lo stesso rischio, abbiamo deciso di chiedere ufficialmente notizie al ministero”.

Conclude Rizzo: “Il Comune di Caltagirone, negli ultimi venti anni, ha visto appesantirsi il bilancio proprio per scelte, non sempre oculate e a volte speculative, non vorremmo svegliarci un giorno costretti, come comunità, a dover ulteriormente contribuire agli errori commessi nel passato e mai corretti nel presente”.

Testo interrogazione: https://goo.gl/rJQG41